Immatricolare un barca in Italia: differenza tra natante e unità da diporto

Le imbarcazioni non sono tutte uguali, ed è bene non confonderle, soprattutto se si decide di immatricolare una barca in Italia perché ne conseguono obblighi differenti.

Invero, rileva la seguente distinzione:

Navi da diporto, ovvero unità con scafo di lunghezza superiore a 24 metri,
Imbarcazioni da diporto, quali unità con uno scafo di lunghezza inferiore a 24 metri e maggiore di 10 metri;
Natanti da diporto, con lunghezza pari o inferiore a 10 metri.

Quando è obbligatorio immatricolare una barca in Italia?

Immatricolare una barca in Italia (o meglio l'iscrizione al Registro delle Imbarcazioni) non è sempre necessario. L'iscrizione è' infatti obbligatoria allorquando si dispone di una unità dotata di uno scafo di lunghezza compresa tra i 10 ed i 24 metri, nonché per le navi da diporto di lunghezza maggiore a 24 metri.

Al di fuori di questi casi, è discrezionale l'immatricolazione dei natanti quali, unità a remi o a motore, con scafo di lunghezza inferiore ai 10 metri.

Procedura per immatricolare una barca in Italia

Cos'è necessario per immatricolare una barca in Italia ovvero iscrivere la propria imbarcazione nel Registro delle Imbarcazioni, oltre alla domanda di iscrizione?

Scopriamolo insieme:

⦁ Il titolo di proprietà (atto pubblico o scrittura privata autenticata);
⦁ La dichiarazione di potenza del motore o dei motori installati a bordo o, in alternativa, il certificato di omologazione e dichiarazione di conformità;
⦁ La dichiarazione di conformità CE;
⦁ Copia della fattura di vendita/ricevuta fiscale;
⦁ Dichiarazione di assunzione di responsabilità da parte dell'interessato per gli eventi legati all'impiego dell'unità;
⦁ Certificato di iscrizione nel Registro delle Imprese (solo se s'intende impegnare l'unità per fini commerciali);
⦁ Il certificato di cittadinanza e di residenza del proprietario (non restano esclusi gli stranieri, purché eleggano domicilio legale in Italia).

Gli Uffici preposti alla registrazione prendono il nome di RID (Registri Imbarcazioni da Diporto), i quali una volta accettata la domanda, rilasciano la licenza di navigazione, entro 20 giorni dalla data della richiesta.

Con il DPR 14.12.2018, n. 152 è stata disposta l'attuazione del sistema telematico centrale della nautica da diporto, che include l'Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), l'Ufficio di conservatoria centrale delle unità da diporto (UCON) e lo Sportello telematico del diportista (STED).

Li STED sono nati per accelerare e modernizzare le immatricolazioni, e tutt'oggi sono operanti a pieno regime.

Immatricolare una barca in Italia: il certificato di sicurezza

Tutte le unità da diporto devono avere il certificato di sicurezza, ovvero un certificato che attesti che l'unità risponde alle direttive del regolamento di sicurezza a seconda della categoria di omologazione.

Il certificato di sicurezza viene rilasciato dall'autorità marittima o da quella della navigazione in acque interne (motorizzazione civile) sulla base di una documentazione tecnica rilasciata da un organismo certificatore legalmente riconosciuto quale l'ENAVE (Ente Navale Europeo), Organismo composto da un pool di ingegneri navali e capitani di lungo corso, preposto ad effettuare su tutto il territorio nazionale il servizio ispettivo per l'emissione, rinnovo e convalida di tale attestazione.

Il certificato viene sottoposto a rinnovo ogni 5 anni tramite visita periodica.

Immatricolare una barca in Italia: come possiamo aiutarti?

Lo studio legale Arnone&Sicomo ha al suo interno un dipartimento di diritto marittimo e della navigazione. Assistiamo i clienti italiani e stranieri nelle procedure di cambio bandiera in Italia e li assistiamo in tutte le fasi di immatricolazione della barca sotto la bandiera italiana.

Assistiamo alle operazioni di controllo delle dotazioni di bordo ai fini del rilascio dei certificati di idoneità e sicurezza per la registrazione in Italia delle barche. Ci occupiamo delle procedure legate al passaggio di proprietà delle imbarcazioni, attraverso redazione dei MOA e bill of sale.

Oltre alle questioni fiscali connesse ai passaggi di proprietà extra UE e intracomunitari.

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