COSA SONO GLI OBBLIGHI INFORMATIVI?
L'intermediario finanziario è obbligato verso il cliente a fornire, in maniera puntuale e precisa, tutte le informazioni del prodotto e del suo mittente.
Conformemente a quanto statuito dalla sentenza n. 8458/2024 della Corte di Cassazione, non ottempera agli obblighi informativi la banca che si limita a sconsigliare l'operazione senza spiegare le caratteristiche del prodotto.
Gli obblighi informativi infatti, gravanti sull'intermediario, ai sensi dell'art. 21, comma 1, lett. b, TUF, sono finalizzati a consentire all'investitore di operare investimenti pienamente consapevoli. In questo senso, le specifiche caratteristiche dello strumento finanziario e la sua intrinseca rischiosità sono notizie indispensabili per consentire la scelta consapevole dell'investimento.
Sulla stessa linea anche la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 1599 del 16/01/2024 che ha precisato che gli obblighi informativi assolvono una funzione strumentale e propedeutica, rappresentando un'informativa doverosa e preliminare che serve a rendere il cliente più consapevole dei rischi dell'investimento e del mandato conferito alla banca.
In altre parole, l'intermediario finanziario è tenuto a fornire al cliente una dettagliata informativa circa i titoli mobiliari, diversamente incorre in un inadempimento sanzionabile.
OBBLIGHI INFORMATIVI: LA NORMA
Ai sensi dell'articolo 21 del TUF “nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento e accessori i soggetti abilitati devono:
- Comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza per servire al meglio l'interesse dei clienti e garantire l'integrità dei mercati;
- Acquisire le informazioni necessarie dai clienti e operare in modo che essi siano sempre adeguatamente informati;
- Utilizzare comunicazioni pubblicitarie e promozionali corrette, chiare e non fuorvianti;
- Disporre di risorse e procedure anche di controllo interno idonee ad assicurare l'efficiente svolgimento di servizi e delle attività.”
Nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento e dei servizi accessori, gli intermediari finanziari e le banche devono:
- Adottare ogni misura idonea ad identificare e prevenire o gestire conflitti di interesse;
- Mantenere e applicare disposizioni organizzative e amministrative efficaci al fine di adottare tutte le misure ragionevoli volte ad evitare che i conflitti di interesse incidano negativamente sugli interessi dei loro clienti;
- Informare chiaramente i clienti se le disposizioni organizzative e amministrative adottate non siano sufficienti ad evitare il rischio di nuocere gli interessi;
- Svolgere una gestione indipendente sana e prudente e adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei clienti.
I soggetti abilitati di cui sopra debbono fornire ai clienti tutte le informazioni anzidette in formato elettronico, fatto salvo i casi in cui a richiederle siano investitori al dettaglio che hanno chiesto di riceverle in forma scritta.
Nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento è possibile agire in nome proprio e per conto del cliente, previo consenso scritto di quest'ultimo.
In presenza di strumenti finanziari realizzati per la vendita alla clientela, i soggetti abilitati alla prestazione dei servizi e delle attività di investimento si devono accertare che gli stessi siano in grado di soddisfare le esigenze di un determinato mercato di riferimento. Non solo, devono conoscere gli strumenti finanziari offerti e raccomandati, valutarne la compatibilità con le esigenze dei clienti prendendo in considerazione il mercato.
VIOLAZIONE OBBLIGHI INFORMATIVI: COME OTTENERE IL RISARCIMENTO?
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 18293 del 27 giugno 2023, ha affrontato il delicato problema delnesso di causalità tra violazione dell'obbligo informativo da parte dell'intermediario finanziario e il pregiudizio patrimoniale subito dall'investitore.
Invero, se la banca o un intermediario finanziario non fornisce le informazioni necessarie per consentire al risparmiatore una scelta realmente consapevole, scatta automaticamente una presunzione legale di sussistenza del nesso causale tra inadempimento informativo e danno subito, con conseguente diritto al risarcimento.
L'intermediario può fornire le prove per superare questa presunzione legale ma la prova dovrà essere precisa e puntuale, non generica, e soprattutto non potrà basarsi sulla presunta propensione al rischio del risparmiatore.
E' possibile ricorrere all'Arbitro Bancario Finanziario quando vi è una controversia con una banca o con altro intermediario finanziario iscritto in albi ed elenchi tenuti dalla Banca d'Italia o comunque previsti dalla normativa di settore.
Se l'intermediario non rientra in quelli predetti, l'ABF non può esaminare il ricorso.
La controversia deve riguardare un'operazione o un servizio bancario o finanziario.
Se il contrasto sorto non riguarda la prestazione di operazioni e servizi bancari e finanziari ma servizi o attività con finalità di investimento è possibile rivolgersi all'arbitro per le controversie finanziarie.
CHI VIGILA SUGLI INTERMEDIARI FINANZIARI? H2
La banca d'Italia esercita poteri di vigilanza bancaria e finanziaria nei confronti delle banche, dei gruppi bancari, degli intermediari finanziari, degli istituti di moneta elettronica e degli istituti di pagamento. Tali poteri trovano fondamento nel testo unico bancario (TUB).
Lo Studio legale Arnone&Sicomo ha al suo interno un dipartimento di diritto bancario e finanziario. I nostri avvocati, da anni ormai, trattano procedimenti innanzi all'arbitro bancario finanziario al fine di definire problematiche insorte tra i risparmiatori e le banche che, sempre più spesso ormai, eludono gli obblighi che la legge impone a loro carico, causando così ingenti danni patrimoniali agli investitori.
Ci poniamo a fianco degli investitori che abbiano subito un danno economico per violazione degli obblighi informativi dell'intermediario. Gestiamo ogni caso con attenzione, valutando specificamente se vi siano o meno tutti i presupposti per ricorrere all'arbitro bancario, di modo da non vanificare le speranze del cliente.
The content of this article is intended to provide a general guide to the subject matter. Specialist advice should be sought about your specific circumstances.