È stato pubblicato dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ("UIBM") il primo rapporto sull'attività svolta dall'ufficio nel 2021, primo anno dall'adozione delle "Linee di intervento strategiche sulla Proprietà Industriale per il triennio 2021-2023" (il report integrale è disponibile al seguente link: https://uibm.mise.gov.it/images/REPORT_UIBM_2021.pdf).

In estrema sintesi, e rinviando al rapporto per maggiori dettagli e le utili infografiche ad essi associate, si segnalano, in ambito brevettuale:

  • 11 mila depositi di domande di brevetto per invenzione nel 2021, che confermano il trend in rialzo già registrato nel 2020, benché con un grosso divario tra Nord Italia, che si attesta al 60% del totale di domande depositate, Centro (18%) e Sud Italia (11%). Il divario è meno marcato ma sempre significativo anche per quanto riguarda le 2 mila domande di brevetto per modello di utilità ricevute dall'ufficio nel 2021;

  • Fabbisogni umani, operazioni e trasporti e chimica-metallurgia sono i settori tecnici, individuati sulla base della classificazione internazionale dei brevetti IPC (International Patent Classification) per i quali nel 2021 sono state ricevute dall'ufficio il maggior numero di domande di brevetto per invenzione, per un totale del 68,8% delle domande totali;

  • 36 mila depositi di domande di convalida di brevetto europeo nel 2021 (di cui il 93% presentate da soggetti residenti all'estero), in ulteriore rallentamento rispetto alle oltre 44 mila domande pervenute nel 2019 e alle 41 mila ricevute dall'ufficio nel 2020;

  • il numero delle domande di privativa per nuove varietà vegetali depositate a livello italiano è sempre molto basso: soltanto 9 le domande depositate nel 2021 (dato comunque più alto rispetto agli anni precedenti), segno della costante preferenza dei costitutori italiani a procedere con depositi a livello europeo presso il CPVO (Community Plant Variety Office), dove l'Italia si colloca al sesto posto nella classifica dei "top applicant" con 104 domande di privativa varietale depositate (2020 – ultimo dato disponibile).

In ambito marchi:

  • oltre 70 mila domande di registrazione di marchio (48 mila domande di primo deposito e 22 mila domande di rinnovo della tutela), un sensibile incremento rispetto alle 60 mila del 2020. Meno marcato in questo caso anche il divario tra Nord Italia (43%), Centro (14,3%) e Sud (28,6%). Permane in questo ambito tuttavia una scarsa propensione alla digitalizzazione per le domande di primo deposito: soltanto il 64% è stato effettuato online (rispetto ad esempio al 96% delle domande di brevetto nazionale o al 99% delle domande di convalida di brevetto europeo);

  • 800 le domande di opposizione alla registrazione di un marchio presentate nel 2021, sostanzialmente confermando il dato dell'anno precedente e in generale la ridotta litigiosità rispetto alle oltre 2.500 domande presentate nel 2017. Sono invece 2.267 i procedimenti di opposizione che si sono conclusi nel 2021, nel 20% dei casi con l'accoglimento almeno parziale della domanda e nel 65% con un provvedimento di estinzione.

Per ragioni di sintesi, si rinvia direttamente al rapporto di cui al link in apertura per ulteriori dati su marchi e brevetti e per i numeri relativi a disegni e modelli, annotazioni e trascrizioni.

Si segnalano inoltre anche le successive sezioni del rapporto, che riportano le molteplici attività intraprese dall'UIBM nell'ambito della (i) valorizzazione degli asset intangibili delle imprese italiane (con il grande successo delle varie agevolazioni economiche previste, i cui fondi sono stati richiesti ed esauriti in brevissimo tempo); (ii) lotta alla contraffazione (con la messa a disposizione di vari servizi e attività di analisi e coordinamento anche sul piano internazionale); e (iii) digitalizzazione e semplificazione (con il potenziamento degli archivi digitali esistenti e la messa in funzione di nuove funzionalità e sistemi di ricerca).

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